Management Cognitivo
"Licenziate i padroni" - intesi come coloro che spadroneggiano in Azienda senza sufficienti Competenze... Eccome! Ma anche: E come...?!
Mai ho provato un sentimento così "frattale" come dalla lettura del libro "Licenziate i padroni - come i capi hanno rovinato le aziende" di Marco Bentivogli.
La commistione di Felicità e di infelicità in me è stata assoluta ed è conseguente alla risonanza che ho provato con le mie esperienze e relative "cicatrici", successi e insuccessi, cadute e riprese...
Felicità nel capire che non sono strano io a non adattarmi a diverse realtà aziendali ma che è invece sano non adattarsi a contesti aziendali sempre più malati - cognitivamente e professionalmente;
Infelicità nel sapere, da Bentivogli ben oltre le mie già numerose conoscenze dirette e indirette di Aziende, che la situazione è ormai paragonabile a un "cancro" diffuso - troppo diffuso.
Le mie esperienze risonanti con l'analisi di Bentivogli si riferiscono anche a varie mie fasi: dipendente, manager, direttore in multinazionali, imprenditore, consulente, consigliere di associazione manageriale...
L'analisi del degrado gestionale, cognitivo e, quindi, etico di molte (troppe?) Aziende è assolutamente lucida e ben argomentata.
E' ben chiarito il ruolo in tale degrado dei "padroni" intesi in un senso più ampio, ossia di tutti coloro che spadroneggiano con misere capacità cognitive e/o professionali ma con grandi capacità da "cani-umani fedeli" [adoro invece i Cani reali!] quali i cooptati parenti, amici e conoscenti clanizzati. A cosa serve la Competenza a questi che hanno già questa "dote"....?!
Mediocrazia o... Empatia?
E, peggio ancora, a cosa serve l'Empatia - credo la più umana delle doti degli Umani veri...?
Ecco così trionfare la "Mediocrazia" come diagnostica correttamente Bentivogli.
Una Mediocrazia per la quale l'apertura al Cambiamento e all'Innovazione è ovviamente bandita, maledicendo chi cerca di apportare Trasformazioni al soffocante status quo amato dai mediocri.
Le Intelligenze Artificiali, poi.... provocano in questi clanizzati la sollevazione del loro protezionistico orgoglio ipertrofico - tipico dei sempre più diffusi Adolescenti Cognitivi [termine mio] in azienda.
Qui, Bentivogli provoca la massima delle tante e intense risonanze con me quando esprime un concetto ostracizzato dai sempre più numerosi A.I. Haters, ossia l'Autore esprime la possibilità che le Intelligenze Artificiali possano contribuire (addirittura - udite udite...) a vivere una "umanità aumentata"! In ciò io credo fermamente.
Il libro esprime, quindi, Rabbia (sentimento da lui stesso esplicitato), Consapevolezza (emergente dalla sua analisi), e Speranza (che sia possibile una evoluzione anche grazie alla destabilizzazione attuata dalle I.A. a favore di Persone e Lavori a "maggior ingaggio cognitivo" - come ben chiarito da Bentivogli).
Finché c'è Speranza c'è Vita ! [come amo parafrasare]
Per nutrire la Speranza, per tramutarlo in Sogno Creatore, occorre una Nuova Cultura manageriale e imprenditoriale:
- affrancata dall'ossessione del controllo che induce alla cooptazione di fedelissimi ben più di Competenti;
- potenziata da metodologie e competenze basate su Discipline scientifiche quali la Complessità e le Scienze Cognitive, amplificate dalle recentissime I.A.
- che insegni a Imprenditori e Manager a gestire un'Azienda anche senza... Neo-Schiavi [termine mio], ossia Lavoratori che volontariamente, e persino entusiasticamente, rinunciano a ogni iniziativa, idea, decisione, visione (oltre il proprio naso...) e vitalità professionale per (voler...) essere meri esecutori, "passa-carte" - e pure inefficienti ed inefficaci!
Intravedo una risonanza pragmatica tra l'analisi ad ampio spettro di Bentivogli e la mia metodologia del Management Cognitivo che avvisa: Imprenditore, l'Azienda è tua ma non è te!
Il Management Cognitivo: una metodologia per il Futuro già Presente
Da qui la mia proposta construens per aiutare i "padroni" in senso lato a cambiare dentro (di sé) oppure fuori (dall'Azienda).
L'approccio del Management Cognitivo:
- disvela la presenza di un Sistema Cognitivo Aziendale che connette e trascende tutti i partecipanti alla Vita Aziendale - sia interni sia esterni, sia Umani sia Non-Umani - analogamente alle connessioni sinaptiche tra neuroni in un Cervello;
- insegna a Dialogare con il Sistema Cognitivo Aziendale, per tras-formarlo, cambiando così la Cultura, le Abitudini, l'Operatività delle Persone - tante, tantissime, sincronicamente;
- rende possibile il Risultato, efficace ed efficiente, di una Trasformazione di un'Azienda senza sprecare troppi soldi e tempo in formazioni tradizionali soltanto alle Persone. Se poi si considera che, in Italia, gli Analfabeti Funzionali sono circa il 40% - refrattari a qualsiasi formazione - e che molte delle Persone che, invece, si riescono a formare passano ai Concorrenti mediamente in 5 anni, allora...
It isn't hard to do - Imagine, John Lennon.