bollino ceralaccato

Analisi Tecnica, non nuocere

Nel mio libro "Dalle balle alle bolle: la Finanza sull'orlo del Caos – Come cavalcare l’imprevedibilità dei mercati finanziari", adotto una sorta di “Giuramento d’Ippocrate” per i consulenti finanziari promossa dal geniale Benoit Mandelbort: “Non nuocere!”.

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E’ proprio questo “giuramento” che continua a mancare, di bolla in bolla, agli innumerevoli operatori finanziari e, ancor più, a tanti teorici autori di “Formule da Nobel” basati su presupposti statistico-fisici ormai obsoleti alla luce della Teoria della Complessità e del Caos (nata negli anni ’70).

Ma uno dei più irriducibili fautori delle bolle, sempre più nocive a sempre maggiori popolazioni di investitori mondiali, è… l’Analisi Tecnica!
Se all’origine, con il testo di Edwards-Magee, l’osservazione empirica degli andamenti finanziari poteva essere efficace per cavalcarli ai pochi conoscitori di tale tecnica, oggigiorno tale tecnica s’è trasformata in una colossale “self-fulfilling prophecy”.
Le “self-fulfilling prophecies” – le profezie che si auto-avverano – sono alla base del funzionamento, del successo e dell’esito fatale dell’Analisi Tecnica: quanti più operatori seguono e si affidano agli stessi criteri (Teste&Spalle, Trendlines, RSI, Medie Mobili, Stochastics, Onde di Elliott, Ritracciamenti di Fibonacci o altro), tanto più l’andamento delle quotazioni sarà influenzato da tali stessi criteri. Un superamento minimo, per esempio, di una neckline (livello tecnico decisivo di una Testa&Spalla), che prevede un trend fino a un certo target, scatenerà numerosi operatori che, con ritardi crescenti, interverranno rafforzando e confermando la validità di tale “previsione”.
I criteri (Resistenze&Supporti, Trendlines, Oscillatori e Indicatori vari) più utilizzati dagli analisti tecnici sono però ben noti a chi può pilotare masse di operatori ligi alle soglie tecniche e ai sacri ma ingannevoli “stop loss” e “stop order”, ossia le soglie d’intervento, rispettivamente, per impedire ulteriori perdite e per  prendere posizioni long (in acquisto) o short (vendite allo scoperto) su un titolo. Questi Manovratori delle quotazioni sanno molto bene quando intervenire su soglie tecniche manipolabili per tendere dannose trappole, spingendo sia il titolo oltre tali soglie, sia intere greggi di investitori tecnici alla… tosatura.
l’Analisi Tecnica funziona, e deve funzionare, per attrarre greggi crescenti di analisti tecnici sempre più fedeli ai suoi proficui criteri finché… qualcuno deciderà che è il momento opportuno per tosare tale gregge entusiasta
La variegata produzione di oscillatori e indicatori tecnici, moltiplicata per le loro possibili combinazioni, dimostra che nessuno di essi è adatto a fenomeni complessi, se non in limitati periodi (passati) e in limitati contesti (quelli testati). Inducono persino un “effetto catatonia” (paralisi decisionale difronte a troppi possibili strumenti) ed un “effetto droga” (l’ossessiva ricerca di oscillatori, o loro combinazioni, che funzionino almeno un po’…).
E’ inevitabile quindi un circolo virtuoso o vizioso, a seconda dei casi, in cui “ci si incoraggia a vicenda”, generando però anche pericolose “self-fulfilling prophecies” che creano l’Effetto Gregge visto prima.
Più fisicamente, i limiti degli strumenti dell’Analisi Tecnica sono ascrivibili a due considerazioni:
1) tutti gli indicatori sono definiti senza considerare l’Energia del sistema (massa monetaria) e le sue variazioni deducibili dall’andamento e dalle discontinuità dei volumi. I vari strumenti tecnici sono pertanto indistinguibili gli uni dagli altri in termini di validità, di efficacia, di merito.  L’Analisi Tecnica è troppo democratica, poiché non è meritocratica.
2) da questa produzione (notevole…) di segnali tecnici indifferenziati, è inevitabile statisticamente che qualche segnale (da una trendline, per esempio) dia valide conferme, illuminando di meriti impropri anche tante altre trendlines che di valido hanno ben poco.
Domanda essenziale: Cui Prodest? - A chi giova  l’Analisi Tecnica?
Giova soltanto a chi ha mezzi economici e massmediatici sufficienti per spingere le quotazioni oltre le soglie tecniche, ossia ai Manovratori  (alias, i miei poco cari&simpatici “Anti-Robin Hood”).
Bibliografia essenziale:
Technical Analysis of Stock Trends - di  Robert Edwards e John Magee, IX edizione 2008.
Macroeconomics of Self-fulfilling Prophecies – di Roger Farmer, 1999, The MIT Press.
copertina dalle balle alle bolle 1
Per chi fosse interessato ad approfondire la Complessità dell’Economia, della Finanza e del Trading con l’approccio della Finanza Scientifica e dell’innovativa Analisi Fisica degli Attrattori® , suggerisco la lettura del mio libro "Dalle balle alle bolle: la Finanza sull'orlo del Caos – Come cavalcare l’imprevedibilità dei mercati finanziari", edito da Hudsucker  (per informazioni e acquisti online: www.hudsucker.it/dalle-balle-alle-bolle )
Nicola Antonucci

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  • Azienda: ComplexLab
  • Posizione: Founder
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  • Email:nicola.antonucci@complexlab.it
  • Competenze:
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    • Facility Management
    • Complessità / Complexity
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