bollino ceralaccato

Tutti gli interventi del convegno "Quale (nuova) Competenza per le Competenze al Tempo della Rete?" - FOTOGALLERY

Focus dell'evento promosso da Manageritalia Milano e ComplexLab: lo sviluppo culturale e professionale delle Competenze in ambito “digitale”. L'iniziativa, tenutasi il 16 marzo 2017, ha riscosso notevole successo, con un numerosi interventi anche dei Partecipanti, che qui riportiamo

Libertà è Partecipazione (attiva) - Giorgio Gaber

Manageritalia Milano e ComplexLab hanno deciso di focalizzare il loro primo evento congiunto su un tema particolarmente "caldo" per tutti i Professionisti: acquisire la nuova Competenza essenziale (content & digital marketing evoluto e "autoimprenditoriale") per fronteggiare, traendone beneficio per sé e per il proprio Business, lo snodo epocale che viviamo, ossia la trasformazione digitale. Una congiuntura che impone di rivedere paradigmi professionali (nonché certi schemi cognitivi...) ormai inefficienti, aprendosi ad approcci e metodologie nuovi. 

Questi i temi / quesiti principali intorno a cui si è sviluppato l'incontro:

  • Come attrarre possibili Clienti alla ricerca di Soluzioni alle loro esigenze?
  • Come diventare Imprenditore di sé grazie alle Tecnologie (nostri "Partner Non-umani") di connessione?
  • Come disintermediare / "cortocircuitare" la domanda e l'offerta di Competenze? 

Un convegno pubblico a carattere sociale, culturale e scientifico, tenutosi il 16 marzo 2017 presso l'Hotel Michelangelo a Milano, che ha riscosso un notevole successo e una partecipazione qualificata e numerosa. Un dialogo e brainstorming continuo tra Relatori e Partecipanti, stimolato da Nicola Antonucci, Founder & CEO ComplexLab, Coordinatore Executive Professionals di Manageritalia Milano. Nessun diaframma (né fisico né relazionale) tra Relatori e Partecipanti, poiché tutti hanno fornito contributi stimolanti sulla base di proprie Competenze ed Esperienze.

 

SCARICA LA SCHEDA INFORMATIVA DEL CONVEGNO  (IN ALLEGATO IN FONDO A QUESTO ARTICOLO) 

 

Segnaliamo qui di seguito i nomi e i titoli professionali dei Relatori, riportando nel paragrafo che segue una sintetica ricognizione dei temi da loro trattati, nonché di quelli stimolati da numerose Persone partecipanti:

  • Francesco Varanini (Autore di "Macchine per pensare", Filosofo, Etnografo delle organizzazioni, ComplexLab Advisory Board): La Rete...per diventare più umani
  • Franco Vaio (Fisico, Epistemologo della Complessità, già docente Politecnico di Torino, ComplexLab Advisory Board): Esserci in Rete... ergo sum!
  • Carlo Romanelli (CEO di NetWorking e Coordinatore Nazionale degli Executive Professional di Manageritalia, ComplexLab Advisory Board): Formare i formatori ad andare in Rete
  • Alberto Felice De Toni (Rettore Università di Udine, ComplexLab Advisory Board): Università e Ricerca più "attrattive"
  • Andrea Ciaramella (Docente Politecnico di Milano, ComplexLab Advisory Board): Nativi Digitali e formazione in Rete: vantaggi e svantaggi
  • Maurizio Quarta (AD Temporary Management & Capital Advisors, Presidente SMW - Senior Management Worldwide, ComplexLab Advisory Board): Temporary manager, narratori onesti di sé?   

 

SFOGLIA LA FOTOGALLERY IN BASSO!

 

IL DIALOGO TRA RELATORI E PARTECIPANTI: UNA RICOGNIZIONE

Dopo il kickoff di Nicola Antonucci, ha aperto i lavori Roberto Beccari,  Presidente di Manageritalia Milano.

A seguire, FRANCESCO VARANINI  ha sviluppato un'analisi partendo dall'etimologia del termine "competenza", che qui riportiamo in estrema sintesi, con riferimenti a:

  • pètere  -->  volare / muoversi verso;
  • e poi, cum-pètere  -->  che implica scommessa / domanda / accettazione del rischio.

Da qui, cum-petenza, che rivela la necessità di imparare a volare nel contesto che viviamo, nel nuovo Spazio Web, malgrado comprensibili diffidenze, e con la nascita imprescindibile di un nuovo linguaggio per superare i tradizionali "Contenuti" e trasformarli in "Atti Narrativi".   Narrazione che corrisponde a Knowledge, ossia una conoscenza che diventa viatico per "volare senza paura" grazie al nuovo know-how. Uno scenario in cui è ancor più importante coltivare la nostra umanità, ponendoci delle domande, usando gli strumenti in modo critico senza esserne assoggettati.  Ed emerge una nuova parola, "capability", a significare la capacità di portare alla luce, scoprire le nuove competenze del mondo digitale, rendendosi Facilitatori di tale passaggio. 

Varanini si è poi confrontato con le domande di:

  • Barbara Bernardoni: "Come noi Umani dobbiamo cambiare i nostri modi di vivere e lavorare con le nuove tecnologie per non sprecare l'opportunità che abbiamo?";
  • Angelo Rivolta: "Il volare non è troppo proiettato all'ignoto, senza un aggancio più pragmatico?".

FRANCO VAIO ha focalizzato il suo intervento sulla sua esperienza di Competente che, dopo anni di fruizione "passiva" di Google, ha iniziato a valorizzarlo come Referenziatore / Partner per la propria attrattività in Rete. Uno studio non solo "empirico" quello condiviso da Vaio, poiché apre la strada al tema dei modelli quantistici innovativi (teoria emergente della Quantum Cognition) per modellizzare il comportamento di Google allo scopo (ipotetico) di "gestirlo" a nostro vantaggio. Ne deriva una possibile interpretazione di Google come un Sistema cognitivo che comprende in sé i Sistemi cognitivi umani, concretandosi nella somma potenziata, qualificata, di milioni di connessioni umane. Un Sistema cognitivo di cui noi vediamo solo alcune "proiezioni", in termini di posizionamento, ranking, risultati di ricerca. 

Agli spunti di Vaio sono seguiti numerosi interventi dal Pubblico:

  • Tiziana Vallone, con un accenno ai "computer quantistici" e alla possibilità di ottenere risultati da Google più neutrali, ovvero meno "predeterminati";
  • Alessandro Belloni, sul tema di Adwords (strumento per la "sola" visibilità in Rete) e della Fiducia come vero core business di Google;
  • Evelina Borgesi,  con un quesito focalizzato sull'esperienza di Vaio, circa possibili aspetti psicologici / cognitivi che ha dovuto superare per "volare" in Rete;
  • Manlio Gramegna, sullo scopo dei nuovi modelli interpretativi di Google: vantaggio competitivo in termini di business o "solo" sviluppo culturale?
  • Laura Torretta, su una possibile logica di "merito" nel rating di Google, inteso come Partner per l'affermazione in Rete delle Competenze. 

 

CARLO ROMANELLI ha condiviso i 4 concetti chiave del nuovo mondo digitale in relazione all'ambito della formazione: 

1) realtà formativa aumentata, perché le aule sono diventate una realtà aumentata in cui si verificano le informazioni in tempo reale, si creano connessioni, si va oltre lo spazio fisico del luogo ("Il Web apre le aule");

2) ridondanza, perché muoversi nella Rete significa muoversi in una notevole abbondanza circa l'offerta di informazioni. E per orientarsi, occorre fare appello alla propria storia personale; 

3) narrazione, che rappresenta la necessità per i formatori di costruire storie in cui qualcun altro si identifica, tanto più in un mondo nuovo in cui i registri narrativi si moltiplicano, e gli eroi della storia sono le persone che partecipano;

4) vocazione, che implica contestualizzare una storia, renderla attendibile e tracciabile in modo che si consolidi in Reputazione.

In chiusura del suo intervento, Romanelli ha dialogato con:

  • Paola Brivio, sul tema della disoccupazione giovanile, cui le tecnologie non riescono a porre un argine;
  • Gaetano Di Marco, con un quesito sulla diffusione della conoscenza di Google come "Partner" tra i formatori italiani; 
  • Giovanni Garnero, con un nuovo spunto sui giovani e sulla responsabilità delle generazioni precedenti "che non hanno saputo formarli".

 

ALBERTO FELICE DE TONI ha rilanciato il tema, citando una ricerca australiana del 2012, secondo cui Google sarà il vero competitor dell'università del futuro

Questi gli highlights che, secondo De Toni, identificano l'attuale scenario in relazione al mondo accademico:

  • possibilità di aste tra ricercatori a livello mondiale;
  • maggiori occasioni di crowdfunding per la ricerca;
  • open access di tutti i lavori universitari; 
  • sul fronte della didattica, corsi aperti online;
  • commons digital / wikibooks;
  • big data / open data nella ricerca didattica.

A fronte dell'impatto enorme della Rete sul sistema universitario, in Italia - a differenza che in altri Paesi - non esiste un progetto nazionale di piattaforma formativa online.

De Toni ha poi interloquito con:

  • Roberto Luongo, sui corsi di alfabetizzazione informatica nelle università;
  • Carlo Barbati, sulla comprensione dei fenomeni complessi come competenza per leggere il mondo attuale; 
  • Valentina Baez Rizzi, con un quesito sui corsi universitari per i giovani, con focus sulla creazione di blog;
  • Giuseppe Scifo, con un intervento sull'importanza delle Relazioni nei sistemi umani complessi. 

 

ANDREA CIARAMELLA ha approfondito il tema guardando ai Millennials, soffermandosi su svantaggi e vantaggi dell'essere Nativi Digitali. Focus particolare del suo intervento, la dicotomia tra approccio da navigatore, di scoperta, tipico dei Nativi Digitali (poiché segnato da aumentate capacità di connessione / networking di informazioni e di persone - ma ridotta capacità analitica e di approfondimento),  versus un approccio più verticale di approfondimento "da palombaro", che i Millennials faticano ad acquisire.

Concetti chiave dell'approccio alla Rete in relazione a questa categoria sociale sono: il salto culturale tra possesso e condivisione; la sempre maggiore diffusione del lavoro remoto; il disallineamento tra i corsi di laurea e la necessità di formare nuovi sistemi di competenze, anche in rapporto a mestieri futuri che non esistono ancora.

Circa l'impatto della Rete sull'ambiente costruito, Ciaramella ha rilevato che oggi alla crescita di aziende non corrisponde più la richiesta di spazi, proprio perché il lavoro si svolge molto più da casa o da luoghi altri rispetto all'ufficio. 
A chiusura del suo intervento, Ciaramella ha condiviso alcune riflessioni con:
  • Paolo Zanenga, sul ruolo dei manager come veri padroni della conoscenza;
  • Patrizia Olivieri, con un quesito sul modo in cui i manager possono aiutare gli imprenditori a evolvere;
  • Giulia Romanò, con una considerazione "filosofica" riguardo la nostra specificità di Esseri umani rispetto alle tecnologie;
  • Claudia Scarcella, con un intervento sull'"analfabetismo  di ritorno" dei Millennials e la correlata inadeguatezza formativa della scuola italiana.
 
L'intervento di MAURIZIO QUARTA è stato rappresentato in forma di video-intervista, con un focus sull'importanza, per i Temporary Manager, di sapersi "narrare" in Rete con onestà e trasparenza (senza millantare!) per facilitare l'acquisizione di credibilità e, da qui, di nuovi contratti. 

Anche per i Temporary Manager dunque, Google può essere un valido alleato, purché si abbia una storia credibile da raccontare

E' seguito un efficace "Happy networking" con numerosi contatti e dialoghi tra tutti i Partecipanti.

Redazione ComplexLab

Redazione ComplexLab

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