Mara Di Bartolomeo

Mara Di Bartolomeo

formatore e consulente organizzativo - Sistemi Informativi per enti pubblici

Sono un filosofo con la passione per l'organizzazione in tutte le sue forme. Nella vita di tutti i giorni lavoro come formatore e consulente organizzativo in una società che si occupa di sistemi informativi per gli enti pubblici. Inoltre insegno Commercio elettronico presso l'Università di Camerino. Ho una naturale inclinazione all'ascolto e alla comprensione delle persone e delle organizzazioni. Studio con particolare interesse gli schemi che permettono alle organizzazioni di evolvere nel modo più semplice possibile. A tutto ciò si aggiunge una notevole creatività che mi permette di inventare nuovi modi per giungere ai risultati voluti. Mi piacerebbe definirmi come teorico degli stati evolutivi delle organizzazioni.

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Pensieri di complessità

Non esistono eventi sconnessi tra di loro. Esiste solo il nostro modo di non riuscire a vedere la relazione nella quale sono posti. Quando si fa il salto nella complessità tutto appare semplice, logico, evidente. I contrasti e le contraddizioni spesso si risolvono in relazioni e si comprende appieno la motivazione del falso antagonismo. Vivere la complessità significa vivere in una libertà consapevole e cosciente. E' probabilmente il prossimo passo dell'umanità nella sua evoluzione n...

Organizzazione, organizzazione ed ancora organizzazione...

Confesso di essere una fan accanita del concetto di organizzazione. Qualsiasi studio conduca, in qualunque situazione mi trovi non riesco ad analizzare gli eventi se non in chiave organizzativa. Credo che sia una deformazione professionale. Ciascuno di noi vede il mondo dal suo punto di vista. Il mio è questo.

La prima dimensione della complessità: la rete

La rete non ha forma ma permette di creare nuove forme. L’essere in rete, il viverci, non significa solo occupare uno spazio virtuale ma anche e soprattutto significa “essere” la rete poichè la stessa ha il potere di indurre i cambiamenti nelle organizzazioni tanto da trasformarle in modo radicale adeguandole alla sua stessa struttura. Ma quali sono i principi teorici che sottendono tutto ciò?

Management e complessità, non una scelta ma una necessità...

Sappiamo di dover fare il nostro ingresso in un nuovo paradigma e siamo consci che ciò comporterà una serie di mutazioni che investiranno tutti gli aspetti della nostra società globale. Il problema che teoricamente dovrebbe porsi è: da dove partire per realizzare questi cambiamenti?

Prodromi di complessità

Da sempre la mente umana ha cercato di mettere ordine nel caos. È bastato avere un nuovo “paio di occhiali” (un computer) per vedere le cose sotto un altro punto di vista tanto da modificare sistemi di pensiero in essere da secoli. Forse però non è necessario costruire una nuova prospettiva, forse basterebbe imparare a leggere tra le righe per scoprire che i prodromi di un nuovo sistema di pensiero già sono in essere, solo che probabilmente non siamo ancora in grado di riconoscerli.L’u...

la civiltà che ci attende...

...se saremo in grado di costruirla! Viviamo in un caos di notizie che dobbiamo metabolizzare e che non siamo culturalmente preparati a fare. Si potrebbe dire, in altre parole, che l'ambiente si è modificato ma noi non ci siamo ancora adattati, lo stiamo solo subendo in maniera, per così dire, negativa. Parole, parole, parole...spieghiamoci meglio.

In origine...

per iniziare a parlare di organizzazione quotidiana...

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